La gobba dorsale "stira" il naso verso l'alto, stringendolo. Oltre a conferire un aspetto non gradevole, provoca anche una difficoltà di respirazione.
Questa situazione viene detta "tension nose": naso in tensione. A destra dopo intervento di rinosettoplastica con inserimento di "spreader graft": innesti distanziatori.

Innesto di un distanziatore spreader graft

Respiro male perché il mio naso è stretto

A volte una difficoltà di respirazione è provocata anche da una particolare condizione che è quella della cosiddetta "insufficienza o collasso della valvola nasale interna". Questa situazione si verifica essenzialmente in due casi:

1- Quando il dorso del naso è molto stretto per sua caratteristica congenita. Spesso si associa ad una pronunciata gobba la quale, "stirando" il naso verso l'alto, lo stringe.
2- Quando il dorso del naso è stretto ed indebolito in seguito ad un trauma o ad un intervento chirurgico.

In entrambi i casi durante l'inspirazione (quando cioè l'aria entra dentro il naso), le pareti del naso tendono a chiudersi come risucchiate verso l'interno dal passaggio dell'aria.
Spesso questo fenomeno si accentua durante l'inspirazione forzata (quando cioè si cerca di respirare in maniera veloce e profonda come durante una corsa o uno sforzo fisico).
Inoltre è sovente unito ad un altro tipo di anomalia del naso detta "insufficienza della valvola nasale esterna".
Molte persone che soffrono di questi disturbi, tra cui alcuni atleti, fanno uso dei cerotti dilatatori esterni, che proprio in questi casi sono particolarmente efficaci.
Altri prendono l'abitudine, per respirare meglio, di stendere in fuori con la mano la pelle della guancia, in modo da allargare un po' le narici.
Alcuni sono stati già operati al setto nasale, ma non hanno risolto il loro problema essendo questo legato non già ad una deviazione del setto, o non soltanto ad essa, ma piuttosto ad una insufficienza valvolare.

Cosa si può fare?

L'insufficienza della valvola nasale interna può essere corretta con un intervento che, tramite l'impiego di innesti di cartilagine dello stesso paziente, allarghi (quando sono troppo strette) ed irrigidisca le pareti del naso.
Questi innesti distanziatori (spreader graft) vennero introdotti nel 1983 dal Chirurgo californiano Jack Sheen e vengono oggi utilizzati dai più esperti trai Chirurghi del naso.
Essi non soltanto possono servire a migliorare la respirazione, ma in molti casi hanno anche una funzione estetica poiché conferiscono all'esterno del naso, quando necessario, una linea più morbida ed aggraziata.
Rinomanometria, rinometria, endoscopia nasale sono gli accertamenti necessari per studiare questo tipo di disturbi e per valutare le possibilità chirurgiche.